Siamo ad ottobre, mese davvero generoso per chi ama la cucina, numerosi sono i suoi frutti dalle zucche alla frutta secca, i cachi e i funghi, ma la protagonista di questa nuova ricetta sarà la castagna ottima, tra l’altro, per accompagnare anche i primi assaggi di vino novello, abbinamento da sempre molto apprezzato.
In passato a Benevento l’albero di castagne veniva anche chiamato albero del pane, dal momento che, soprattutto nelle famiglie più povere, questo frutto era utilizzato per produrre la farina che andava a sostituire le farine di cereali.
Si tratta di un frutto davvero ricco di nutrienti e salutare, in essa è molto presente il potassio, il fosforo, la vitamina PP, la vitamina B2.
Il consumo delle castagne aiuta molto in gravidanza, infatti è un alimento ricco di carboidrati complessi, di fondamentale importanza durante lo sviluppo del feto.
Passiamo ora alla ricetta: la zuppa di castagne e fagioli sannita.
Nel Sannio, soprattutto nelle zone del monte Taburno, la castagna è un prodotto simbolo dell’autunno e della cucina autunnale, non solo per la preparazione di golosi dolci ma anche per tante ricette salate.
Anche in questo caso si tratta di un piatto di origine contadina, si tratta infatti di un “piatto povero”, salutare, completo e di “sostanza”, nonostante l’assenza di carne e pasta.
INGREDIENTI PER 4:
250gr di castagna
150gr di fagioli
1/2 spicchio d’aglio
un po’ di olio d’oliva
1 ciuffetto di prezzemolo
rosmarino( a piacere)
sale q.b.
Il primo step consiste nel lessare le castagne in acqua per 30/40 minuti e contemporaneamente, in una pentola possiamo mettere in cottura i fagioli (magari tenuti a bagno la notte precedente). Dopo aver cotto quasi del tutto i fagioli e lessato le castagne, ponete in una pentola un filo d’olio, dell’aglio, fate soffriggere per pochi minuti il tutto, poi aggiungete castagne e fagioli, sale quanto basta, il prezzemolo, il rosmarino e lasciate amalgamare il tutto sul fuoco per qualche minuto.
Servire in tavola ancora caldo, con crostoni di pane bruschettato.
Il piatto può essere arricchito a piacere con del guanciale o con funghi secchi, entrambi cotti a parte ed inseriti nella zuppa a fine cottura.
Questo piatto vi farà fare un “tuffo” nel passato, profumi di altri tempi che suscitano ricordi, un piatto in grado di scaldarvi durante le fredde e grigie giornate autunnali. Assolutamente da provare.
RISTORANTE IL POSTO
CUCINA TIPICA BENEVENTANA E CUCINA DI PESCE
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